Una breve guida ai nomi e alle indicazioni che incontrerete più spesso...
Denominazioni d'origine controllata (AOC) o denominazione d'origine protetta (DOP)
Le AOC sono state create in Francia negli anni '30 per prevenire le frodi: ad esempio, per evitare che un vino spumante venga commercializzato come Champagne con uve non coltivate in Champagne.
Le DOP esistono per il vino dal 2009, è semplicemente la traduzione a livello europeo dell'AOC francese.
Oggi, le AOC e le DOP mirano a proteggere le caratteristiche dei vini legati al terroir di una regione attraverso un insieme spesso rigoroso di specifiche che includono:
- una zona geografica di produzione ben definita
- vitigni autorizzati (o percentuali di vitigni in una miscela)
- le caratteristiche organolettiche del vino (il suo stile, gli aromi, ecc.)
- pratiche viticole ed enologiche specifiche (per esempio metodi di vinificazione particolari, tipicamente il metodo champenoise per lo Champagne)
- (per esempio rese massime per ettaro con l'obiettivo di favorire la qualità rispetto alla quantità)
In Corsica, ci sono 9 AOC/AOP che rappresentano circa il 30% della produzione di vino dell'isola: Calvi, Porto-Vecchio, Figari, Sartène, Côteaux du Cap Corse, Ajaccio, Patrimonio, Muscat du Cap Corse, Vin de Corse (costa orientale)
Indicazione geografica protetta (IGP)
Questa denominazione europea è stata creata nel 1992 e ha sostituito la denominazione francese "Vins de pays".
L'IGP ha un disciplinare più leggero dell'AOC (sui vitigni o le tecniche di coltivazione, per esempio) ed è legato più alla zona geografica di produzione che alla qualità del vino: dalla raccolta delle uve alla fine del processo di vinificazione, tutto deve essere fatto nella zona geografica in questione.
Queste aree geografiche sono spesso più ampie di quelle delle AOC: ci sono IGP regionali (per esempio l'Ile de beauté IGP, IGP dipartimentali o IGP per aree più piccole).
In Francia ci sono 75 IGP per il vino. In Corsica, l'IGP Ile de Beauté rappresenta il 70% della produzione vinicola dell'isola.
Vini di Francia
Quando non si è né AOC né IGP, si viene classificati di default come "vin de France". Sebbene a prima vista possa sembrare una categoria meno prestigiosa, sempre più produttori di vino stanno sfidando questa idea. In effetti, coloro che scelgono di staccarsi dalle AOC/AOP per essere liberi di fare ciò che vogliono in termini di varietà di uve o di vinificazione, spesso producono vini molto buoni che beneficiano di una solida reputazione per l'enologo. Recentemente, un degustatore molto famoso ha dichiarato che "i più grandi vini della Corsica sono vini di Francia"... Potete immaginare lo scandalo!